T S 1.4
Come i tuoi giorni passano velocemente senza che tu li conti,come non si contano i minuti che passano indifferenti della tua vita,così ogni giorno passa il tuo posto che tu non vuoi occupare per il tuo senso della vita.La tua vita,uomo,non é inutile,come la tua vita non è resa inutile per i tuoi desideri. Ogni uomo ama ciò che desidera,ma il suo desiderio è nebbia che cela ogni orrendo spettacolo che egli non sà vedere oltre questa nebbia. La sorte dell'uomo che desidera ciò che vuole é la sua fine,poiché ogni desiderio umano è il presentimento che questo vivente ha della sua vita finita. Ogni uomo ha i desideri di colui che non ha,e per poter soddisfare questi desideri occupa il suo tempo a condurre la sua vita in funzione di tali scopi che non sono tutto quello che non ha senso se non per quella condizione mutevole che pone l'uomo al di sotto di sé stesso e delle cose finite. Quello che l'uomo non comprendere è la precisa volontà di non appartenere che alla soluzione finita della sua vita che lo avvince volontariamente come causa principale della contrarietà alla suprema certezza dell'esistenza eterna. Questo atteggiamento umano è il principale motivo del dominio esercitato dalla mente umana,non volontà umana, poiché volontà umana è certezza di porsi contro tutto quello che costui riconosce come verità assoluta,per poter esercitare deliberatamente un'azione razionale alla capacità intellettiva dell'uomo per poter così opporsi alla condizione creaturale di ogni individuo verso il sommo bene che egli custodisce. Così l'uomo accoglie il suo aspetto primordiale che gli consente di porre il suo modo al di fuori dello stato di creatura,per costituire un'unica avversità alle opposizioni che contendono il primato dell'uomo sulla terra dei viventi. Ogni uomo è responsabile di questa posizione che intellettivamente comprende,ma che psicologicamente nasconde per poter illudersi di non comprendere.I meccanismi della mente umana non sono complessi quanto si voglia credere. Il motivo per cui ogni uomo vuole opporsi alla verità è racchiusa nella sua condizione di individuo scaturito dall'evoluzione dell'elemento primordiale,per cui questo uomo se non si libera da questo legame osceno,non può capire e deliberatamente accogliere la realtà della sua condizione per poter staccarsi da questa e tendere verso quella attesa di esistenzialità che lo pone al di sopra e contro l'elemento primordiale che lo avvince. Con molta probabilità l'uomo sarà più propenso ad accogliere la verità solo se costui riconoscerà la sua dipendenza da ciò che non può comprendere,poiché dipendendo da tutto ciò che non comprende bramerà ardentemente ciò che non conosce per capire tutto quello che questo uomo non è e che non ha mai immaginato che possa essere. Così l'uomo si avvicinerà alla verità che è l'assoluta certezza dell'impossibile per l'uomo che ne deride la esistenzialità nella sua forma come nella sua sostanza. Oltre questa certezza assoluta c'è lo stato assoluto che non solo l'uomo non potrà mai comprendere o immaginare,ma che non avrà mai se non oltre tutto quello a cui non crede. Questo è il sigillo che l’uomo porta con sé fin dalla nascita,il sigillo che risplende in ogni creatura di Dio e che lo riconosce come unica creatura del sommo esistente. Il sigillo che scandisce l'attimo del tempo e lo stato dell'eterno è in ogni uomo,ma ogni uomo non lo riconosce,poiché non ci crede. Credere all'impossibile è avere e riconoscere ciò che non si comprende. Credere è il primo atto formale della creatura per cui tutto è possibile,poiché ogni uomo è la condizione che scaturisce dall'impossibile che pone nella realtà del vivente il suo bene per poter offrire alla vita dell'uomo un senso,un fine e uno scopo che l'uomo non vuole riconoscere poiché si orienta contro e così svanisce nel niente,mentre chi si orienta verso Dio verità avrà tutto quello da cui è scaturito tanto bene e tutta la vita dell'intero mondo creato per l'immagine dell'eterno che si rivela agli uomini ma che non è un uomo così come è in ogni uomo ma non é un uomo.