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Sapienza divina ancora di salvezza per ogni creatura vivente. Ogni uomo ha la sua vocazione per infondere negli altri uomini,ignari,questa sapienza che scaturisce chiara dalla sovrana volontà il cui nome è Javhè Astranat.Quello che l’uomo non riconosce è l’assoluta veridicità della sapienza divina,per cui ogni azione dell’uomo è una contrarietà alla verità rivelata e accolta da uomini che non solo ascoltano tale voce,ma che operano in modo che le loro azioni siano in accordo con tale acclamazione di sapiente Osannazione della volontà eterna. Come la fonte sgorga inesauribile così la voce di sapienza e saggezza scorre per il luogo in cui ogni uomo si accosta assetato e si inebria di tale liquido supremo che lo pone in una condizione di assoluta certezza per tutto ciò che non comprende e che non conosce. Ogni attività umana è emanazione di una attualizzazione della convinzione condotta per la causalità innovativa che alimenta il bisogno di porsi al limite di ciò che ha atteso per il proprio desiderio. Ogni uomo è al cospetto di tale bisogno,
per cui i desideri scaturiscono da ogni attitudine a porsi al disotto di tali astrazioni razionali,per cui l’uomo è portato a riorganizzarsi in modo tale da porsi in attesa di tutto ciò che il proprio bisogno lo conduce a desiderare tutto ciò di cui  ha ottenuto per tutto ciò che ha avuto per rendersi indisposto a ciò che non ha percepito. Comprendere la attitudine per cui l’uomo è orientato a percepire il proprio bisogno per riconoscere i suoi desideri che lo investono di ogni bramosia e possessione è l’arduo traguardo che l’uomo si pone per riconoscere un limite al proprio  aspetto razionalmente soddisfacente per ciò che l’uomo ha in atto di attendere per sé stesso. La causa principale del complesso assestamento di ogni labile e percepibile mutamento nel comportamento umano è dato dalla sua astensione allo ostentato controllo dei suoi rapporti con gli altri uomini per provocare in questi la condizione di estrema attitudine al comportamento sociale,per cui l’uomo si proietta egoisticamente negli altri per poter assecondare il proprio bisogno dei propri desideri realizzati in unione alla attività collettiva che ingenera un rilassamento di aspetto e di formazione culturale per cui ogni individuo si rispecchia nella affermata condizione dell’esempio ripetuto e condizionato dalla estrema consapevolezza di quello elemento primordiale che domina l’uomo e che lo lega alla superficie esteriore della attitudine a conformarsi in esistente rigenerato per la riformazione in attendente ostruzionato. Con questa affermazione si intende ogni vivente che deliberatamente modifica la propria condizione vivibile alla completa attitudine a conformarsi secondo la volontà divina,per cui a cagione dell’attività mentale ostruisce ogni completa veritiera affermazione di volontà per chi si erge a contrario della sua stessa emancipazione promozionabile a creatura evolutivamente superiore alla stessa sua natura umana. Questa orrenda e oscena affermazione umana provoca un’incolmabile ritardo alla attenzione per la completa aspettativa che afferma ogni affermazione della suprema volontà che governa tutto il visibile come l’invisibile,che è la affermata attesa della conclamata verità vissuta dall’uomo. Per tutto questo è indispensabile per l’uomo acclamare la verità come unica fonte inesauribile di vita,che dal visibile proietta l’uomo stesso nell’invisibile esistente fuori dal limite del possibile e del reale,poiché in principio era il tutto impossibile e vero da cui il reale visibile e vivibile ha carpito,per intercessione del creatore ogni aspetto e ogni attesa. Ostentare una affermazione contraria alla verità rivelata è un atto di orribile sopraffazione del proprio aspetto e della propria attitudine a promuovere sè stessi al di sopra della propria condizione effimera e finita. Ogni contrarietà alla affermata veridicità della parola è una oscena affermazione della acclamata ignoranza e superstizione a credere l’uomo superiore a ciò che non conosce,per cui non può l’uomo dimostrarsi superiore a tutto ciò che non sarà mai se non in Dio Javhè eterno,artefice di tutte le cose e immenso artefice della vita .  
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